Arte e Minerali: Un Viaggio Ciclabile

Andora.  Prende il via “Arte e Minerali: Un Viaggio Ciclabile”, un’iniziativa culturale che intende valorizzare la pista ciclabile del Comune di Andora attraverso l’intervento di artisti contemporanei, in dialogo con il patrimonio geologico e scientifico del territorio.

Il progetto nasce con l’obiettivo di rendere la pista ciclabile un museo a cielo aperto, arricchendo il percorso di installazioni scultoree ispirate alla materia, alle forme e ai colori dei minerali esposti nel Museo Mineralogico “Luciano Dabroi”. Un’iniziativa che fonde arte, scienza e paesaggio in un unico itinerario sensoriale e conoscitivo.

Un progetto tra arte, scienza e paesaggio

Ogni opera, pensata per evocare la struttura e l’energia della materia minerale, offrirà al visitatore un’esperienza immersiva, educativa e contemplativa lungo il tracciato ciclabile.
Le installazioni saranno accompagnate da schede descrittive e QR code che consentiranno l’accesso a contenuti digitali di approfondimento e narrazione, attivando un dialogo tra il paesaggio naturale e le collezioni museali.

Gli artisti e le opere

Gli artisti coinvolti in questa prima fase sono Daniele Aletti, Daniela Madeleine Guggisberg , Rosanna La Spesa e Michelangelo Tallone.
Le opere scelte si distinguono per l’uso di materiali lapidei, in relazione armonica con il contesto ambientale, e la capacità di tradurre in linguaggio artistico la ricchezza mineralogica del territorio. Particolare rilievo assume il lavoro della coppia Aletti- Guggisberg, il cui approccio scultoreo nasce da una pratica quotidiana immersa nella natura, con un linguaggio essenziale che esalta la materia stessa.

“Con questo progetto, a cura di Christine Enrile, abbiamo voluto creare un ponte tra l’arte contemporanea e la bellezza profonda e silenziosa della materia minerale presente a Palazzo Tagliaferro al Museo Dabroi  rendendo il paesaggio non solo uno sfondo, ma un protagonista attivo del racconto. Il dialogo tra le opere e il museo rafforza l’identità del territorio e invita il pubblico a scoprire, pedalando, le trame nascoste della natura.” dice il Vice Sindaco con delega alla Cultura del Comune di Andora

Arte e Minerali: Un Viaggio Ciclabile si propone come un modello virtuoso di valorizzazione del territorio, capace di unire mobilità sostenibile, arte pubblica e cultura scientifica, offrendo un’esperienza inclusiva e di qualità per cittadini e turisti.

Natura, materia e meditazione nella scultura lapidea

La ricerca scultorea di Daniela Madeleine Guggisberg (Zurigo – Svizzera 1963) e Daniele Aletti (Olten Svizzera 1962) si radica in una quotidianità improntata a meditazione, pratica dello yoga e immersione nella natura. Il loro atelier si trova all’aperto, in Alta Langa, circondato da pareti rocciose e vegetazione: un contesto che influenza profondamente il loro approccio alla materia.

Entrambi prediligono il taglio diretto del blocco lapideo, sfidando la pietra senza passaggi intermedi di modellazione. Il loro lavoro si sviluppa a partire dal contatto fisico con materiali scelti per le loro caratteristiche cromatiche, strutturali e simboliche.

I materiali utilizzati raccontano una geografia della pietra che si estende dal nero Ormea al bianco Carrara, dal rosso dell’Elba al rosa Nava, passando per il viola Piemonte, il granito sardo, la Pietra di Rezzo, il Persichino e molte altre varietà pregiate. Il risultato sono opere sobrie e potenti, nate da un equilibrio tra disciplina, spirito contemplativo e ascolto della materia.

Per Aletti e Guggisberg, la scultura è uno spazio di ritmo e silenzio, in cui la pietra, lontana dal caos del quotidiano, diventa strumento di visione e meditazione.

Memorie della Terra, alchimie d’acqua e luce

Artista poliedrica originaria di Albisola, Rosanna La Spesa porta nel suo lavoro l’eco delle proprie radici venete e siciliane, intrecciando sensibilità poetica e sperimentazione materica. Attiva dalla metà degli anni ’70, inizia il suo percorso espositivo nel 1977 nella storica “Saletta Testa” di Albissola Marina.

La sua poetica prende vita da una continua esplorazione della natura primordiale: acqua, pietra, fossili, conchiglie diventano motivi simbolici e vettori di conoscenza, in un dialogo tra arte e scienza. Le sue opere evocano le memorie geologiche del pianeta, trasformando frammenti di natura in narrazioni visive complesse, sospese tra il mito e la materia.

Dal 1980 si dedica alla ceramica, e dal 1994 sperimenta con la vetrofusione. Il suo approccio all’arte è quasi naturalistico, ispirato ai primi teorici dell’evoluzione e al desiderio di cogliere nel gesto artistico le tracce di un “brodo primordiale” da cui tutto avrebbe origine. Nelle sue incisioni, nelle impronte fossili ricreate con cura, nei riflessi traslucidi del vetro, affiora una sensibilità scientifica che si fonde con un’intensa carica visionaria.

La Spesa alterna forme simboliche e incomplete, figure stilizzate e segni ancestrali, rievocando paesaggi interiori e forme arcaiche. Le conchiglie, ricorrenti nelle sue opere, diventano custodi di un’energia cosmica che l’artista traduce in arte, restituendo allo spettatore una visione organica e pulsante dell’universo.

Ceramica, simbolo e materia: la spiritualità della forma

Michelangelo Tallone (1964 – Italia) è un maestro ceramista che ha fatto del bucchero etrusco il suo linguaggio espressivo distintivo. A partire dalla fine degli anni ’80, ha recuperato e rielaborato questa antica tecnica – caratterizzata dalla tipica finitura nera e metallica ottenuta per cottura in atmosfera riducente – applicandola a pannelli, sculture e bassorilievi dal forte impatto simbolico.

La sua ricerca si muove in equilibrio tra rigore tecnico e visione concettuale, trasformando ogni opera in una riflessione sull’essere umano, sulla natura e sul tempo. Per Tallone, scolpire significa collaborare con la materia, fondere pensiero e forma in un processo etico e spirituale. La terra, nella sua valenza archetipica, è il principio da cui tutto origina, e attraverso il bucchero – ceramica che “si fa corpo” – l’artista esplora l’essenza stessa della materia.

Le sue figure non sono semplici rappresentazioni, ma icone visionarie, simboli incarnati. Nei suoi lavori ricorrono temi come la maternità, la danza, la figura femminile, trattati con una sensibilità al limite tra il reale e l’astratto. Le forme appaiono fluide, essenziali, quasi evanescenti, sospese tra sensualità e intelletto.

La poetica di Tallone risplende nella tensione tra l’antico e il contemporaneo, tra memoria e invenzione. Il suo lavoro ci invita a vedere oltre l’immagine, in un’esperienza artistica che fonde la manualità con la riflessione, e rinnova nel presente un patrimonio formale e simbolico che affonda le radici nella storia della scultura italiana.