Alla ricerca di Odino

(1981 – 2000)

Heyerdahl fece quattro viaggi in Azerbaijan: nel 1981, 1994, 1999 e 2000. Era convinto che lo stile delle incisioni su roccia dell’VIIIVII millennio a. C. di Gobustan (a circa 48 Km a ovest di Baku) somigliasse molto a quello di incisioni trovate in Norvegia, soprattutto le rappresentazioni di barche. Basandosi anche su pubblicazioni, Heyerdahl avanzò l’ipotesi che l’Azerbaijan fosse stato sede di una antica civiltà i cui componenti erano migrati a nord per via fluviale sino all’odierna Scandinavia usando vascelli di pelle che potevano essere smontati e trasportati via terra.

Nella conferenza che tenne a Baku nel 1999 riferì di quanto aveva narrato Snorri Sturluson, storico-mitografo del XIII secolo, e cioè che il dio e re scandinavo Odino era arrivato con il suo popolo da un paese chiamato Aser. Secondo Heyerdahl la mitica Aser o Æsir era l’attuale Azerbaijan. Nel suo ultimo viaggio, Heyerdahl tornò a Baku per la quarta volta e visitò gli scavi archeologici nell’area della Chiesa di Kish. Successivamente rivide la sua ipotesi Odino e nel 2001-2002 iniziò scavi ad Azov, Russia, vicino al Mare di Azov, a nordest del Mar Nero, dove cercò i resti di una civiltà per autenticare il racconto di Snorri Sturlusson, ma poi gli scavi dovettero interrompersi a causa del peggioramento della sua salute.
Questo progetto diede vita a dure critiche e accuse di pseudoscienza da parte di storici, archeologi e linguisti norvegesi, che accusarono Heyerdahl di un uso selettivo delle fonti e di una mancanza di metodologia scientifica nel suo lavoro. Ancora oggi, l’ipotesi Odino di Heyerdahl non è stata accettata dagli studiosi.