ARTE E FEDE: sulle spalle della tradizione

Inaugurazione
giovedì 29 dicembre - ore 18:00

ARTE E FEDE

Sulle spalle della tradizione

Mostra di icone contemporanee a cura di Alma Lorenzi e Lucy Verzello

Inaugurazione con conferenza tematica 

alla presenza del Sindaco di Andora Mauro Demichelis

e dell’Assessore alla Cultura Maria Teresa Nasi

 

interverranno

  • Massimo Angelini Autore di pubblicazioni dedicate alla storia delle mentalità, ai processi di formazione delle comunità locali fra antico regime ed età contemporanea, alla tradizione rurale, alla cultura della biodiversità. Oggi si occupa prevalentemente di riflessioni sul sacro, sulla modernità e sulla visione simbolica della realtà.
  • Don Gabriele Maria Corini Direttore dell’ufficio diocesano per la Pastorale della cultura e docente di Ebraico ed Antico Testamento presso la Facoltà Teologica dell’Italia settentrionale di Milano
  • Alma Lorenzi Iconografa allieva del maestro Giovanni Mezzalira dal 1999 frequenta i corsi del maestro Alexandr Stal’nov – tiene corsi di base e di approfondimento di Iconografia
  • Lucy Verzello Iconografa allieva del Maestro russo Padre Andrey Davidov, sacerdote ortodosso guida corsi di Iconografia su vari livelli

 

Durante la serata inaugurale sarà presentato il libro “Canone dell’icona” ed. Pentagora, opera del monaco athonita Dionisio da Furnà, compilata nel XVIII secolo, nota anche come Guida per pittori o Manuale del Monte Athos è uno dei più antichi testi pervenuti, dedicati alle tecniche dell’iconografia bizantina e postbizantina.

Ingresso Libero

orari di apertura: sabato e domenica ore 15.00 – 19.00

orari festività:

Aperti: dalle ore 15.00 alle 19.00 i giorni 29, 30 dicembre 2016

Aperti: dalle ore 15.00 alle 17.00 il 31 dicembre 2016

Aperti: dalle ore 15.00 alle 19.00 i giorni 1, 2 ,3 ,4, 5, 6, 7, 8 gennaio 2017

 

ANDORA – L’icona immagine dell’invisibile, nobile espressione di arte e fede cristiana è la protagonista della mostra “Arte e Fede sulle spalle della tradizione” che si inaugurerà nelle sale del Museo Mineralogico Luciano Dabroi di Palazzo Tagliaferro giovedì 29 dicembre alle ore 18.00.

Il percorso espositivo, che prenderà l’avvio dalla piccola cappella, situata a piano terra di Palazzo Tagliaferro, dando l’occasione ai cittadini andoresi ed ai turisti di ammirare gli affreschi ravvivati e riportati alla luce dal lavoro di restauro all’interno di questo scenografico e suggestivo spazio, vedrà esposta un’ampia selezione di icone scritte dalle due maestre iconografe Alma Lorenzi e Lucy Verzello. L’iniziativa promossa nell’ambito del programma di valorizzazione del patrimonio mineralogico del Museo Mineralogico Dabroi, porta all’attenzione del pubblico un’arte affascinante e offre nuovi spunti di riflessione e di approfondimento interreligiosi e culturali confermando, ancora una volta, Palazzo Tagliaferro quale punto di incontro e di dialogo sulle tematiche più eterogenee. Il progetto dialoga armonicamente con il patrimonio dei minerali presenti nelle vetrine espositive, in virtù di una delle regole fondamentali seguite dagli iconografi nella preparazione dei colori utilizzati, in quanto i pigmenti devono rigorosamente provenire dai minerali e dagli elementi forniti dalla natura.

Prevista la sera dell’inaugurazione una conferenza tematica che darà al pubblico alcune importanti informazioni sulla funzione dell’iconografo fornendo così le chiavi per una visita che in realtà è “lettura” di Sacra Scrittura. La comprensione delle icone può risultare difficile, se esse vengono osservate solo con l’ottica della cultura occidentale europea. Si tratta di raffigurazioni sacre che devono rappresentare fedelmente ciò che troviamo scritto nelle Sacre Scritture e non possono essere analizzate con gli stessi canoni di un’opera d’arte.

Le icone devono essere considerate una finestra spirituale aperta a tutti coloro che sono in grado di coglierne l’essenza. Ed ecco quindi l’importanza del ruolo dell’iconografo che, anche se laico, deve avere la coscienza di compiere una missione al servizio della Chiesa. L’iconografo deve inoltre attenersi rigorosamente al canone iconografico, egli infatti non dipinge ma scrive, non firma mai la sua opera ma diventa mezzo per trasmettere il messaggio divino. Niente di ciò che si trova nell’icona è lasciato al caso: tutto, dal colore, agli oggetti, alle espressioni del viso ai personaggi, ha un significato che veicola il messaggio cristiano rendendolo sotto forma visiva. Sarebbe in ogni caso sbagliato considerare le regole come leggi immutabili rischiando di congelare l’arte, ed è per questo che le icone in mostra sono state selezionate fra quelle “scritte” da maestre iconografe di differenti scuole che nel più rigoroso rispetto dei codici e delle norme dei canoni dell’icona vi daranno la possibilità di avvicinarvi alla lettura di queste meravigliose immagini che sono vere e proprie opere d’arte.