DANIELE ACCOSSATO | DE-LOCATION

Inaugurazione
FRUIBILE ONLINE SU FB @palazzotagliaferro

DANIELE ACCOSSATO

De-location

a cura di Christine Enrile con Viana Conti

Saranno le opere dello scultore Daniele Accossato ad accompagnare Palazzo Tagliaferro nel nuovo anno.

La mostra dal titolo evocativo De-location, curata da Christine Enrile con Viana Conti, propone sculture dell’artista riproducenti alcune delle opere più note del passato ma in una nuova veste a tratti anche dissacrante.

I soggetti scelti da questo talento emergente per la realizzazione dei suoi lavori sono archetipi, immagini simboliche che evocano in noi emozioni ormai interiorizzate.

Ma con Accossato le  icone del passato vengono rapite costrette, sacrificate, in un gesto simbolicamente dissacrante dai molteplici livelli di lettura.

Le sculture sono infatti rinchiuse ed esposte in contenitori da trasporto, casse o gabbie di legno che sono al tempo stesso prigione e protezione.

È un cambio di prospettiva quello che ci chiede l’artista, una mutazione di contesto e di punti di riferimento realizzato attraverso il coinvolgimento e lo sconvolgimento dei soggetti delle sue opere.

La profana mise en pièce da un lato sottolinea l’importanza del passato e della storia dell’arte, in qualità di sapere, di bagaglio culturale e perizia tecnica, dall’altro rappresenta l’azione quasi sacrilega della contemporaneità verso i valori antichi. Ma questo è solo il primo livello di lettura che cela altri intenti alcuni dei quali  potranno essere scoperti attraverso la visione delle opere.

DANIELE ACCOSSATO

Daniele Accossato nasce nel 1987 in provincia di Torino.
All’età di 15 anni individua la scultura come metodo comunicativo congeniale, il luogo dove 
Necessità prende forma.

…è fondamentale che ognuno lavori costantemente alla ricerca del proprio mezzo, il tramite capace di portarlo alla più accattivante espressione di sé e ad un confronto costaste con l’Altro…”.

Nel 2011 si diploma con lode presso l’ Accademia Albertina di Belle Arti di Torino.

La sua ricerca parte dalla tecnica, dall’alchimia della scultura, dalle icone che identificano il nostro patrimonio culturale e artistico, per esplorare le dinamiche interiori dell’essere umano e il senso estetico comune.