PALAZZO TAGLIAFERRO ONLINE
A seguito delle nuove misure annunciate per il contenimento della diffusione della pandemia da COVID-19, Palazzo Tagliaferro chiude al pubblico fino a giovedì 3 dicembre 2020. Nell’attesa di potervi accogliere al Contemporary Culture Center e al Museo Mineralogico Luciano Dabroi, vi invitiamo a seguirci su Instagram e Facebook e a visitare periodicamente il nostro sito web! In questo mese infatti ci impegneremo a far vivere gli spazi di Palazzo Tagliaferro online attraverso tante iniziative! In programma: tour virtuali delle mostre, interviste agli artisti, visite guidate al patrimonio museale e laboratori didattici on line.
IL FESTIVAL DELLA SCIENZA AL MUSEO DABROI – ed. 2020
Per il sesto anno consecutivo il Museo Mineralogico “Luciano Dabroi” di Palazzo Tagliaferro location esterna del Festival della Scienza di Genova Siamo lieti di poter offrire al Festival della Scienza di Genova nuove occasioni di approfondimento. Quest’anno il Festival della Scienza a Palazzo Tagliaferro ha il sapore della sfida. Non può che essere così perché abbiamo voluto offrire un’occasione di approfondimento agli studenti. Sarà un’incursione virtuale quella che i nostri ragazzi faranno fra queste mura, ma il tema del festival, Onde, non poteva trovarci più preparati. Siamo pronti a raccontare e ricordare la storia di un uomo speciale, Thor Heyerdahl, che scelse Andora come sua seconda patria, dopo aver solcato i mari di tutto il mondo. Siamo lieti di ricordare e celebrare i 50 anni della famosa traversata dal Nord Africa alle Barbados compiuta da Heyerdahl con l’imbarcazione in papiro Ra II. Ai ragazzi delle scuole, a coloro che parteciperanno al programma degli eventi, affidiamo la storia della passione di uomo per il mare e condividiamo il suo esempio, consigliando ai giovani di credere nel loro talento e di provare sempre a realizzare i loro obiettivi. Le vele del Ra II siano il simbolo di chi, oltre la tempesta, vede sempre una terra accogliente dove giungere. Vi invitiamo a partecipare ai nostri incontri e visite guidate virtuali, a scoprire la preziosa collezione del Museo di Minerali Dabroi e lo spazio dedicato a Thor Heyerdahl. Buon Festival della Scienza! Il Sindaco Mauro Demichelis L’Assessore alla Cultura Maria Teresa Nasi EVENTI CONFERENZA: Thor Heyerdahl un uomo, il mare, le onde, la sfida 24 Ottobre dalle ore 9.30 ALLE 18.30 DIRETTA FACEBOOK SU @palazzotagliaferro Prima edizione della conferenza dedicata all’importante ricercatore in occasione del 50° anno dalla traversata dal Nord Africa alle Barbados effettuata con l’imbarcazione in papiro Ra II dalle ore 9.30 alle ore 13.00 Apertura conferenza Presentazione del Convegno a cura di Christine Enrile Presidente dell’Ass. c|e contemporary Saluto delle Autorità Mauro Demichelis Sindaco di Andora, Maria Teresa Nasi Assessore alla Cultura di Andora INIZIO CONVEGNO ORE 10.00 Enrico Baccarini – Giornalista scrittore ed editor e direttore della rivista Hera MagazineThor Heyerdahl L’ultimo esploratore Reidar Solvik – Curatore del Kon -Tiki Museum di OsloDreaming about Paradise – Sognando il paradiso Walter Leonardi – Fotografo ufficiale di Thor HeyerdahlRa II La replica: il racconto per immagini Anna Casella Paltrinieri – Prof.ssa all’Università Cattolica Sacro Cuore di Milano antropologa Viaggi tra scienza e poesia dalle ore 14.30 alle ore 18.30 Luisa Faldini – Presidente dell’Ass. Culturale JacarandàLe grandi verità. Per una discussione sui contatti transpacifici Anna Paini – Prof.ssa di antropologia culturale Dip. di Culture e Civiltà dell’Università di Verona.Incontri, intrecci, nodi: racconti dal Pacifico Adriano Favole – Prof. Antropologia culturale e Cultura e potere Dip. di Culture, Politica e Società dell’Università di Torino“Una malattia pestilenziale”. I polinesiani e le culture del viaggio. Bjorn Heyerdahl – Figlio di Thor Heyerdahl, curatore della casa archivio a Colla Micheri in Andora e Presidente di WORLDVIEW INTERNATIONAL e THOR HEYERDAHL CLIMATE PARKUn ponte sul futuro Bertram Uecker – Partner & Director Sustainable InvestmentsInvestimenti sostenibili nel rispetto della natura Renata Tiramani – Curatrice di eventi dedicati a Thor Heyerdahl“L’incontro, il cibo e gli eventi: aneddoti e racconti nel nome di Thor Heyerdahl” CHIUSURA CONVEGNO ORE 18.30 PROIEZIONE DOCUMENTARIO Ra Da Sabato 24 ottobre a domenica 1 novembre dalle 15.00 alle 19.00 Nella sala centrale del Museo L. Dabroi sarà possibile visionare il documentario dal titolo Ra (durata 1h42), reso disponibile dal Kon-TIKI Museum di Oslo, un racconto per immagini della traversata con il Ra e Ra II INGRESSO A NUMERO CONTINGENTATO NEL RISPETTO DELLE NORME COVID-19 LABORATORI DIDATTICI ONLINE Da lunedì 27 ottobre a domenica 1 novembre Visite virtuali, cineforum e laboratori dedicati a Thor Heyerdahl a disposizione gratuita delle scolaresche prenotazioni al n. 348 9031514
PALAZZO TAGLIAFERRO PARTECIPA
ALLE GIORNATE EUROPEE DEL PATRIMONIO
Il pubblico potrà visitare, all’interno del Museo Mineralogico Luciano Dabroi di Palazzo Tagliaferro, la sezione dedicata a Thor Heyerdahl, antropologo, esploratore, regista e scrittore norvegese che scelse di trascorrere parte della sua vita proprio ad Andora nel borgo di Colla Micheri. Nelle sale sarà possibile visionare oggetti inediti, reperti, documenti, disegni e fotografie inerenti la vita e le spedizioni realizzate da Thor Heyerdahl resi disponibili dalla famiglia e dal Museo Kon-Tiki di Oslo con l’importante sostegno dell’istituto Thor Heyerdahl di Larvik. Il progetto vanta importanti patrocini quali il Comune di Larvik, l’Ambasciata d’Italia a Oslo e il coinvolgimento della Reale Ambasciata di Norvegia a Roma. Fra gli oggetti esposti: il modellino del Kon-Tiki,quello della zattera di legno in balsa con cui Thor Heyerdahl, viaggiò dal Perù alle isole del Pacifico, il modellino del Tigris la grande barca in giunco con cui Heyerdahl coprì oltre 6800 km di navigazione e reperti quali punte di lance, sculture in pietra e oggetti in ceramica provenienti dalle varie spedizioni all’Isola di Pasqua in Perù oltre a documenti inediti quali i disegni realizzati dal ricercatore che aveva una predilezione per la pittura ed il disegno, le lettere indirizzate a Heyerdahl da grandi personaggi quali il Principe Filippo Duca di Edimburgo, il re della Danimarca e ancora fotografie con la Regina Elisabetta II D’Inghilterra, Il Presidente Truman, Il Presidente Saragat.
DARIO SANTACROCE | LA GEOMETRIA DELL’ARTE
In mostra al Museo Mineralogico L. Dabroi un’esposizione di opere scultoree appartenenti alle serie “Spherical Creations” e “Hemi – Spheres” atte a documentare la ricerca estetica dell’artista Dario Santacroce, basata sulla manipolazione degli elementi geometrici. Sarà inoltre presente l’opera “Reuleaux Tetrahedron” elemento alla base della creazione scultorea della serie “Spherical Creations”. L’esposizione prevede la presenza di un video attraverso il quale l’artista spiega il suo processo creativo. Dario Santacroce parte dagli elementi e dalle forme dal quale prendono vita le sue sculture. Il video contiene inoltre un focus relativo alla produzione dell’opera e dei materiali che per realizzarla vengono utilizzati durante la creazione. Grazie al disegno 3D Santacroce riesce ad avvicinarsi alla forma perfetta difficile da ottenere con gli strumenti materiali a nostra disposizione. Per passare dal mondo virtuale a quello reale l’artista si avvale di una stampante 3D e di ELEMENTI al 99% minerali in perfetta armonia con il patrimonio del Museo Mineralogico L. Dabroi.
FESTIVAL DELLA SCIENZA AL MUSEO DABROI – ED. 2019
Il 25 ottobre alle ore 10.30 al Museo Mineralogico Luciano Dabroi di Palazzo Tagliaferro si terrà l’inaugurazione con apertura ufficiale degli eventi collaterali alla XVII edizione del Festival della Scienza di Genova. Per il V anno consecutivo Palazzo Tagliaferro sarà location esterna del Festival divenuto uno dei più grandi eventi di diffusione della cultura scientifica a livello internazionale. Previsti negli 11 giorni della manifestazione incontri, laboratori, spettacoli e conferenze per raccontare la scienza in modo innovativo e coinvolgente con eventi ispirati alle questioni più attuali e scottanti del dibattito scientifico. Il Comune di Andora in collaborazione con c|e contemporary, proporrà per quest’anno la mostra “La Geometria dell’arte” dell’artista Dario Santacroce e 3 laboratori didattici, a disposizione gratuita delle scolaresche, ispirati alla parola chiave del Festival della Scienza 2018 “Elementi”. Il Museo Dabroi effettuerà aperture straordinarie per tutta la durata del Festival dalle ore 15.00 alle 19.00, l’ingresso come sempre sarà gratuito. Per laboratori a disposizione delle scolaresche è necessaria la prenotazione, al numero 348.9031514 o alla mail info@palazzotagliaferro.it, fino ad esaurimento posti disponibili. I progetti del Museo Mineralogico Luciano Dabroi di Palazzo Tagliaferro: Mostra “La geometria dell’arte” – Dario Santacroce Inaugurazione ufficiale sabato 26 ottobre ore 18.30 a ingresso libero dal 25 ottobre al 4 novembre negli orari di apertura del Museo Mineralogico In occasione del Festival della Scienza 2019 il Museo Mineralogico Luciano Dabroi presenterà la mostra “La geometria dell’arte” dell’artista Dario Santacroce”. L’allestimento ispirato alla parola chiave ELEMENTI vedrà un’esposizione di opere scultoree appartenenti alle serie “Spherical Creations” e “Hemi – Spheres” atte a documentare la ricerca estetica dell’artista basata sulla manipolazione degli elementi geometrici. In mostra sarà inoltre presente l’opera “Reuleaux Tetrahedron” elemento alla base della creazione scultorea della serie “Spherical Creations”. L’esposizione prevede la presenza di un video attraverso il quale l’artista spiega il suo processo creativo. Dario Santacroce spiegherà come partendo dagli elementi e dalle forme prendano vita le sue sculture. Il video contiene inoltre un focus relativo alla produzione dell’opera e dei materiali che per realizzarla vengono utilizzati durante la creazione. Grazie al disegno 3D Santacroce riesce ad avvicinarsi alla forma perfetta difficile da ottenere con gli strumenti materiali a nostra disposizione. Per passare dal mondo virtuale a quello reale l’artista si avvale di una stampante 3D e di ELEMENTI al 99% minerali in perfetta armonia con il patrimonio del Museo Mineralogico Dabroi Laboratori didattici rivolti alle scolaresche Laboratorio: ELEMENTI “Meteorologia: gli strumenti e le analisi sul campo ” Rivolto alle scuole primarie Meteo Lab 1: rivolto alle classi prima e seconda Meteo Lab 2: rivolto alle classi terza, quarta e quinta Ogni sessione avrà una durata di 60 minuti. Numero massimo di 25 partecipanti per ciascuna sessione. Contenuti Scientifici: Il laboratorio permetterà agli studenti partecipanti, attraverso l’acquisizione di informazioni sugli strumenti meteorologici di acquisire nozioni sulla Meteorologia la Scienza che studia l’atmosfera terrestre ed i fenomeni naturali che in essa si verificano, con relazione agli effetti sul tempo e sul clima. Il laboratorio farà inoltre luce sul perché la Meteorologia fornisca in alcuni casi risultati imprecisi. Verrà spiegato agli alunni che la Meteorologia non fa parte delle cosiddette scienze deterministiche ma delle scienze stocastiche, ossia probabilistiche che si basano su una componente determinabile matematicamente attraverso le leggi della fisica e di una parte caotica che sfugge. Particolare attenzione verrà dedicata al fantastico viaggio ciclico e continuo della particella d’aria. Obiettivo di entrambi i laboratori sarà quello permettere agli alunni di comprendere quei processi fisici che si generano all’interno del Ciclo dell’Acqua. Attraverso semplici e divertenti esperimenti gli alunni “toccheranno con mano” la fisica atmosferica. Il laboratorio sarà completato da una mostra di antichi strumenti meteorologici, riviste e libri storici che renderà maggiormente comprensibili le difficoltà che dovettero affrontare i Pionieri della Scienza Meteorologica. Descrizione tecnica: All’interno delle Sale del Museo Mineralogico Luciano Dabroi gli studenti con la guida di un professionista della Scienza Meteorologica sperimenteranno in prima persona la fisica atmosferica e le modalità di misurazione degli Elementi atmosferici e dell’attività che si nasconde dietro alla formulazione delle previsioni meteo. Una mostra di strumenti meteorologici antichi completerà la sessione didattica. Date disponibili: 28,29,30 e 31 ottobre e 4 Laboratorio: Cambiamenti ELEMENTI “Meteorologia: gli strumenti e le analisi sulcampo ” Rivolto alle scuole secondarie di primo grado Meteo Lab 3: rivolto alle classi delle scuole secondarie di primo grado Ogni sessione avrà una durata di 60 minuti. Numero massimo di 25 partecipanti per ciascuna sessione. Contenuti Scientifici: L’ obiettivo del laboratorio sarà quello di offrire agli alunni partecipanti le nozioni base per affrontare una lettura critica delle principali carte meteorologiche. Verranno analizzate le principali figure bariche: Anticicloni e Cicloni – Saccature e Promontori – Alte e Basse Pressioni che concorrono oltre a descrivere lo stato fisico dell’atmosfera anche a formulare le ipotesi revisionistiche sul tempo atmosferico. Partendo dall’analisi di carte meteorologiche e testi antichi gli alunni potranno scoprire gli Elementi Meteorologici ossia la temperatura, la pressione atmosferica, i venti, le precipitazioni e l’umidità. Descrizione tecnica: All’interno delle Sale del Museo Mineralogico Luciano Dabroi gli studenti attraverso vari strumenti didattici e le spiegazioni di un esperto del settore scopriranno gli Elementi meteorologici Gli alunni si cimenteranno attraverso l’ausilio delle mappe meteorologiche disponibili on-line, al riconoscimento delle figure bariche presenti e ai loro possibili effetti meteo. Date disponibili: 28,29,30 e 31 ottobre e 4 novembre 2019 con sessioni programmabili dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 16.00
BENVENUTI AL MUSEO MINERALOGICO LUCIANO DABROI
Situato al primo piano di Palazzo Tagliaferro, il Museo Mineralogico Luciano Dabroi, può essere considerato, per quantità e per qualità il secondo Museo di Mineralogia d’Europa. Il museo propone una collezione di più di 5000 pezzi donata al Comune di Andora dal dottor Luciano Dabroi, al quale il museo è intitolato. Luciano Dabroi (1933-2003) cittadino andorese, scrittore e studioso dedicò gran parte della sua vita alla ricerca ed alla raccolta di minerali, tra i quali una mirabile scelta di quarzi di provenienza ligure e piemontese. Oltre ad una ricca varietà di quarzi tramoggiati, si possono ammirare campioni elbani di Brosso, rodingiti, piriti e rose del deserto che sono stati interamente catalogati ed etichettati da un gruppo di volontari con nome, origine e provenienza. Nel 2017 è stata allestita una nuova sezione grazie a esemplari provenienti dal nord Europa, in particolare da Norvegia e Svezia. L’allestimento e la catalogazione della nuova sezione dedicata al collezionista Harmen Schipper ha permesso l’attivazione di una stretta sinergia con il Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e della Vita dell’Università di Genova. I minerali sono conservati in moderne vetrine illuminate che ne mettono in risalto gli straordinari colori ed i magici riflessi. L’allestimento delle sale è stato realizzato con la consulenza del dottor Franco Scarpati dell Associazione Archeologica della Provincia di Savona. Il museo offre quindi un vero e proprio percorso didattico agli studenti come agli appassionati. All’interno del Museo Mineralogico Luciano Dabroi vengono allestite periodicamente mostre d’arte e eventi culturali che hanno tematiche riconducibili alla natura, alla terra, al mondo scientifico e minerario. Inoltre durante l’anno vengono programmati percorsi didattici rivolti alle scuole primarie e secondarie. Da oltre 6 anni il museo è stato selezionato quale location esterna del Festival della Scienza di Genova, prestigiosa manifestazione punto di riferimento per la divulgazione scientifica. Recentemente in un’ala del Museo Dabroi è stato inaugurato uno spazio dedicato al grande esploratore norvegese Thor Heyerdahl, che dagli anni ’50 decise di vivere a Colla Micheri, nell’entroterra di Andora. La mostra permanente L’uomo che volle cambiare la storia è stata allestita nell’ambito degli accordi di gemellaggio firmati dal sindaco Mauro Demichelis e da quello e da quello di Larvik, Rune Høiseth, e grazie ai cimeli concessi dal figlio Björn e dalla famiglia, dal Museo Kon-Tiki di Oslo con l’importante sostegno dell’Istituto Thor Heyerdahl di Larvik. Tra gli oggetti esposti, ci sono il modellino originale del Con-Tiki, la zattera di legno in balsa con cui Heyerdahl, accompagnato da 6 uomini e un pappagallo, viaggiò dal Perù alle isole del Pacifico e il modellino del Tigris, la barca in giunco con cui coprì oltre 6.800 chilometri di navigazione.
THOR HEYERDAHL L’UOMO CHE VOLLE CAMBIARE LA STORIA INAUGURAZIONE SPAZIO ESPOSITIVO
Si ringrazia la Famiglia Heyerdahl per il prezioso contributo INGRESSO LIBERO L’inaugurazione è inserita nel programma di eventi che dal 31 maggio al 1 giugno celebreranno il gemellaggio con la cittadina norvegese di Larvik: VENERDÌ 31 MAGGIO • ORE 21.15 – ANFITEATRO DEI GIARDINI DI PALAZZO TAGLIAFERRO Concerto del Coro di Tjølling Sangforening di Larvik, diretti da Eva Therese Johansen e del Coro di Andora diretto dal Maestro Massimiliano Viapiano al pianoforte Evento a cura dell’Associazione Culturale Amusando SABATO 1 GIUGNO • ORE 16.00 – MUSEO MINERALOGICO LUCIANO DABROI DI PALAZZO TAGLIAFERRO Inaugurazione spazio espositivo dedicato a Thor Heyerdahl • ORE 19.30 – CHIESA SANTA VERGINE DELL’ACCOGLIENZA Concerto del Coro di Tjølling Sangforening di Larvik, diretti da Eva Therese Johansen e con Maestro Massimiliano Viapiano al pianoforte
PINA INFERRERA | NATURA ALTERA PRESENTAZIONE DEL LIBRO D’ARTISTA
Il Museo Mineralogico Luciano Dabroi ospiterà sabato 30 marzo 2019 alle ore 18.00 la conversazione con l’artista Pina Inferrera che presenterà il suo ultimo Libro d’artista. L’incontro sarà occasione per approfondire il tema de Il Libro D’Artista quale mezzo espressivo di un lavoro artistico, nello specifico un manufatto librario eseguito direttamente dall’artista in ogni sua fase ed elemento, dalla progettazione alla realizzazione materiale: ogni scelta di tecnica e via espressiva che ha quindi una sua peculiare funzione comunicativa ai fini della trasmissione del messaggio. Caratteristica che lo rende unico nella grande famiglia delle creazioni artistiche è l’esigenza di toccarlo, manipolarlo, percepirlo attraverso i cinque sensi per poterlo fruire e comprenderne il significato: infinita è la tipologia dei materiali e delle forme di cui il libro può servirsi per esprimersi attraverso un artista. Inoltre, la possibilità di toccare l’opera a differenza di quanto regolarmente accade nelle gallerie e nei musei costituisce uno degli elementi del successo delle esposizioni che hanno come punto focale il Libro D’Artista. Alcune volte il libro è pubblicato in edizione limitata ma la maggior parte degli artisti preferisce l’esemplare singolo, per questo si usa indicarlo con l’espressione francese “unique”. Sull’oggetto libro l’autore lavora per dare vita ad un’opera d’arte che ha valore “di per se stessa”. L’evento permetterà, inoltre, di rivedere le fotografie, le installazioni, le sculture e le light box dell’artista messinese esposte nell’ambito della mostra inaugurata nel mese di dicembre 2018. Il Museo Mineralogico Luciano Dabroi accogliendo le opere di Pina Inferrera ha proposto ai visitatori una riflessione sul mondo naturale filtrato dall’occhio sensibile dell’artista. Il pubblico è entrato in sintonia con i paesaggi e le atmosfere catturate dall’artista che attraverso i suoi scatti ci ricorda quanto la nostra vita sia legata ad una natura complessa e delicata che troppo spesso è minacciata dagli interessi umani. Una visione di una natura che preserva il proprio senso mistico e misterioso. Il libro d’artista Natura Altera, in unica copia, contiene 12 immagini inedite a colori. Stampe prodotte dall’artista stessa su carta cotone fine art esclusive e di qualità che faranno scoprire ai partecipanti il valore di un libro che diviene un’opera d’arte. All’incontro interverrà Carlo Manicardi presidente di Phoresta Onlus che dal 2012 cerca di affrontare una delle più grandi sfide nella storia dell’uomo ovvero la riduzione della concentrazione atmosferica di CO2 . L’evento permetterà al pubblico di riflettere sulle responsabilità che l’uomo ha nei confronti del mondo in cui viviamo e di ottenere consigli e nozioni utili per capire come ognuno di noi possa fare qualcosa per aiutare l’ambiente. Phoresta è nata dall’iniziativa di professionisti appartenenti a discipline diverse: agronomi, avvocati, giornalisti, ingegneri, biologi ed esperti di marketing si sono uniti per cercare soluzioni al climate change proponendo azioni concrete e mitigazioni delle emissioni clima alteranti. Questa Onlus si occupa di Economia Circolare e propone progetti di formazione ed acculturazione insieme alle imprese in modo che le persone possano prendere consapevolezza della difficile situazione in cui ci troviamo. Economia circolare è un termine per definire un sistema economico pensato per potersi rigenerare da solo. Secondo la definizione che ne dà la Ellen MacArthur Foundation, in un’economia circolare i flussi di materiali sono di due tipi: quelli biologici, in grado di essere reintegrati nella biosfera, e quelli tecnici, destinati ad essere rivalorizzati senza entrare nella biosfera. La Mission di Phoresta è essenzialmente quella di realizzare gli obiettivi del protocollo di Kyoto, trattato internazionale in materia ambientale riguardante il surriscaldamento globale, redatto l’11 dicembre 1997 nella città giapponese di Kyoto da più di 180 Paesi in occasione della Conferenza delle Parti “COP3” della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. Phoresta è una delle sette realtà censite in Italia che offre a chi vuole compensare le proprie emissioni, i crediti di carbonio. L’associazione è già riuscita ad attuare diversi progetti come la realizzazione sulla collina di via San Mamolo a 10 minuti dal centro di Bologna di un bosco con criteri rispettosi della biodiversità o ancora il Progetto Ossigeno realizzato con il Parco Regionale Valle del Treja. La serata sarà occasione per mostrare come l’emissione di CO2 prodotta da aziende, traffico urbano, riscaldamento ecc, venga assorbita dalle piante e per questo sia fondamentale bloccare la deforestazione e anzi favorire la promozione di nuovi e numerosi rimboscamenti. L’obbiettivo dell’incontro è quello di permetter al pubblico di prendere coscienza e sul lungo periodo creare le premesse per un pianeta più vivibile grazie a persone più informate e consapevoli. Oceani e Terra sono serbatoi naturali di CO2 ma a causa del riscaldamento del pianeta la CO2 immagazzinata da decenni dagli oceani e nel permafrost viene rilasciata nell’atmosfera. Gli alberi sono gli unici esseri viventi che riescono a trasformare la luce del sole in materia organica, zuccheri, legno, foglie, fiori e frutti. Nessun altra macchina e tecnologia esistente è in grado di generare vita quindi cibo e ossigeno a partire da un elemento non materiale quale la luce solare. Carlo Manicardi affronterà argomenti complessi e delicati concludendo l’incontro con un suggerimento molto importante che il pubblico potrà seguire per mitigare le emissioni di gas clima alteranti contribuendo concretamente a salvaguardare il nostro pianeta
PINA INFERRERA | NATURA ALTERA
Un’indagine sulla relazione uomo – ambiente e il significato più profondo della natura attraverso le opere fotografiche dell’artista messinese. Le iridescenti sale del Museo Mineralogico Luciano Dabroi, accoglieranno le fotografie, le installazioni, le sculture e le light box dell’artista messinese che dopo aver conseguito la laurea in scultura all’Accademia di Belle Arti di Brera, vive e opera a Mozzo, nei pressi di Bergamo. La mostra propone una riflessione sul mondo naturale filtrato dall’occhio sensibile di Pina Inferrera. Il pubblico entrerà in sintonia con i paesaggi e le atmosfere catturate dall’artista che attraverso i suoi scatti ci ricorda quanto la nostra vita sia legata ad una natura complessa e delicata che troppo spesso è minacciata dagli interessi umani. Una mostra da non perdere per la potenza delle immagini e per le emozioni trasmesse dai paesaggi catturati da Pina Inferrera. Opere che in alcuni casi comunicano tragicità per una natura ferita ma che allo stesso tempo non perde il suo fascino creando atmosfere quasi oniriche. Pina Inferrera offre agli spettatori uno spunto di riflessione sull’ambiente attraverso punti di vista inediti che permetteranno al pubblico di mettersi negli occhi dell’artista fotografa. Grazie al mezzo della fotografia digitale che viene successivamente rielaborata e manipolata dall’artista, Pina Inferrera presenta laghi, boschi e lande ghiacciate sia legate al nostro territorio sia ai paesaggi della Normandia in cui si è recata in diversi viaggi. I visitatori entreranno in rapporto con una visione di una natura che preserva il proprio senso mistico e misterioso. Attratta dalla Natura, a partire dagli anni 2000 inizia a dedicarsi alla fotografia digitale, su carta baritata, dai forti contrasti e dai colori saturi ed a magiche scatole retro-illuminate che rappresentano la proiezione della sua visione di un mondo incontaminato. L’artista con molta pazienza indaga luoghi da lei conosciuti e poco frequentati in quanto la presenza umana risulterebbe un elemento di disturbo. Pina Inferrera indaga la natura catturando le atmosfere con le quali si è sentita più in sintonia. Nelle sue fotografie vengono presentati tre stati naturali: quello aereo costituito dalla luce e dal cielo, quello materiale dato dagli alberi e dal fogliame che rappresentano il soggetto più evidente con cui confrontarsi e quello acqueo che si trova nella superficie specchiante in cui ciascun elemento converge per assumere nuove, vitali sembianze. L’elemento dell’acqua permette all’autrice di svelare il riflesso delle luci e la delicatezza dei cromatismi introducendo uno spiazzamento percettivo molto particolare. In mostra saranno presenti le serie La Luce di Claude Monet e Dalla Luce nell’acqua, che mostreranno come l’illuminazione naturale ed i suoi mutamenti siano soggetti fondamentali delle sue opere che acquistano diversi significati a seconda dell’incidenza della luce sugli elementi della natura. Le fotografie della serie “La Luce di Claude Monet sono frutto di diversi viaggi fatti dall’artista in Normandia, lungo la Senna. Le immagini, in cui gli elementi privilegiati sono la luce e le vibrazioni dell’acqua, riprendono i luoghi dipinti da Monet, pittore caro a Pina Inferrera che si è avvicinata al suo lavoro grazie a questa esperienza fotografica in Francia. L’artista riflette sull’ambiente e sulle trasformazioni che questo subisce a opera dell’uomo. Nei suoi scatti vengono presentati paesaggi immersi in un’atmosfera fantastica e volutamente irreale. Le fotografie proposte nelle sale del Museo Mineralogico faranno riflettere il pubblico che si troverà di fronte a degli scenari malinconici di una natura deturpata come nella serie Aura Aurea. Quelli di Pina Inferrera sono ritratti di bellezze naturali ambigue, rovinate spesso dall’uomo e tuttavia fruibili. Le immagini fotografiche si muovono fra reale e surreale, proponendo uno studio della realtà obiettivo ma senza rinunciare a creare una visione particolarmente poetica. Attraverso il suo lavoro l’artista indaga le relazioni fra uomo e natura sottolineando l’importanza del rispetto dell’ambiente. L’osservatore potrà inoltre contemplare le opere della serie “Rerum Natura” che, se ad un’osservazione superficiale sembrano colme di malinconia e solitudine, ad un’analisi più approfondita trasmettono un imprevedibile senso di vitalità. Le radici di questi tronchi tagliati, spostati dalla furia della natura sulle rive deserte di terre solitarie, sembrano infatti cercare di afferrare la terra e le pietre come se le loro radici si trasformassero in tentacoli alla ricerca di salvezza. Le sale del Museo Mineralogico accolgono quattro opere autoportanti che rappresentano paesaggi riflessi che esaltano la spettacolarità della natura in una visione di infinito che nell’acqua ora si scolora ora si accende, coinvolgendo tutti gli elementi naturali, vegetazione, luce e la poeticità di una visione legata alla liquidità che rimanda al grembo materno e all’eternità delle emozioni. Queste opere rappresentano dei riflessi di vegetazione nelle acque della Senna. Un dialogo fra uomo e ambiente dove le immagini naturali vengono inglobate dal materiale sintetico trasparente creato dall’uomo e che ne accentua la luminosità- Il materiale artificiale viene in questo caso usato in maniera inconsueta per assorbire le fotografie e supportarle grazie alla struttura plastica autoportante collocata sul pavimento cosparso da scarti di lavorazione industriale. Una riflessione su come la tecnologia e le sperimentazioni scientifiche non debbano essere respinte ma piuttosto utilizzate in modo costruttivo cercando un equilibrio fra uomo e natura. Pina Inferrera farà riflettere il pubblico sulla responsabilità che ha l’uomo nei confronti del mondo in cui viviamo. Crossing in water, installazione appartenente alla produzione portata avanti dall’artista negli anni 90, è infatti creata attraverso tubi di policarbonato e scarti di produzione industriale al cui interno sono presenti bottiglie di plastica usate e tagliate a mano che creano una spirale retrattile che ricorda il modello del DNA ma anche un morbido riccio di capelli. L’installazione allude al consumismo indotto dall’uso esagerato della plastica che incrementa l’inquinamento del nostro pianeta. L’opera però vuole anche stimolare lo spettatore e fargli considerare come questo materiale possa essere recuperato e riciclato per altri usi. Il movimento creato dalle bottiglie e il riflesso della plastica rimandano inoltre all’elemento dell’acqua particolarmente presente nelle opre dell’artista che ne esaltata la purezza, trasparenza e brillantezza.
OPENING: PINA INFERRERA NATURA ALTERA
a cura di Christine Enrile Inaugurazione giovedì 27 dicembre 2018 dalle ore 17.30 – Saluto del Sindaco del Comune di Andora Mauro Demichelis e dell’Assessore alla Cultura Maria Teresa Nasi – Introduzione alla mostra della curatrice Un’indagine sulla relazione uomo – ambiente e il significato più profondo della natura attraverso le opere fotografiche dell’artista messinese. a seguire rinfresco ingresso libero da giovedì a domenica ore 15 – 19 Aperture Straordinarie: dal 28 dicembre al 6 gennaio dalle ore 15 alle 19 31 dicembre dalle 15.00 alle 16.30
FINISSAGE DELLA MOSTRA “PALCOSCENICI IRREALI” | PABLO MESA CAPELLA
previsto book signing a seguire aperitivo con l’artista L’evento permetterà al pubblico di rivedere le installazioni, dell’artista spagnolo Pablo Mesa Capella, che hanno trasformato durante il periodo espositivo le sale del Museo Mineralogico Luciano Dabroi in una preziosa wunderkammer. 20 i microcosmi sotto vetro, esposti e realizzati dall’artista nato a Malaga con un background nel campo teatrale ed una passione per gli oggetti, che possiamo definire piccoli contenitori di memoria in cui gli attori sono oggetti di uso comune quali ritagli, stoffe, fotografie, cartoline che diventano narratori simbolici di storie. Il libro/catalogo Palcoscenici Irreali -Pablo Mesa Capella, riportante tutte le opere esposte ed i testi critici, contiene una esclusiva intervista – dialogo realizzata dal curatore Marco Marco Albeltaro, un piacevole dialogo che offrirà ai convenuti un’ulteriore chiave di lettura dei concetti alla base della poetica dell’artista.
IL FESTIVAL DELLA SCIENZA AL MUSEO DABROI DAL 25 OTTOBRE AL 4 NOVEMBRE
ANDORA – Il 25 ottobre alle ore 10.30 al Museo Mineralogico Luciano Dabroi di Palazzo Tagliaferro si terrà l’inaugurazione con apertura ufficiale degli eventi collaterali alla sedicesima edizione del Festival della Scienza di Genova. Per il quarto anno consecutivo Palazzo Tagliaferro sarà location esterna del Festival divenuto uno dei più grandi eventi di diffusione della cultura scientifica a livello internazionale. Previsti negli 11 giorni della manifestazione incontri, laboratori, spettacoli e conferenze per raccontare la scienza in modo innovativo e coinvolgente con eventi ispirati alle questioni più attuali e scottanti del dibattito scientifico. Il Comune di Andora in collaborazione con CEContemporary, proporrà per quest’anno la preview della mostra “Avant que Nature meure” dell’artista Silvia Cini e tre laboratori didattici, a disposizione gratuita delle scolaresche, ispirati alla parola chiave del Festival della Scienza 2018 “Cambiamenti”. Il Museo Dabroi effettuerà aperture straordinarie per tutta la durata del Festival dalle ore 15.00 alle 19.00, l’ingresso come sempre sarà gratuito. Per laboratori a disposizione delle scolaresche è necessaria la prenotazione, al numero 348.9031514, fino ad esaurimento posti disponibili. I progetti del Museo Mineralogico Luciano Dabroi di Palazzo Tagliaferro: 1) Preview mostra “Avant que nature meure – Silvia Cini” La mostra è il frutto di una lunga ricerca dell’artista condotta sulle orchidee spontanee in autostrada e sul cambiamento degli areali di fioritura in relazione alle aree urbane o a forte antropizzazione in particolare sull’Autostrada Azzurra: A12 Genova-Milano. Il percorso espositivo, che per questa preview verrà presentato attraverso un’installazione video, porterà il pubblico ad effettuare una riflessione su come stia cambiando il paesaggio. Avant que Nature Meure è il titolo del saggio, di Jean Dorst del 1965, considerato una delle prime opere che abbiano affrontato apertamente il cambiamento in atto nei paesaggi atrofizzati. La mostra presenta la sintesi della documentazione della ricerca scientifica realizzata dall’artista che considera la Natura come metafora della società in divenire. Uno straordinario approfondimento sul regno vegetale, quello realizzato da Silvia Cini, con un focus specifico sul mondo delle orchidee che sono meravigliosa metafora di persistenza e resistenza: “ perché in loro, dice l’artista, il messaggio silenzioso della natura, direi l’urlo silenzioso della natura si cristallizza in forma e questa che io percepisco talvolta zoomorfa altre antropomorfa mi lascia inerme” Silvia Cini artista le cui opere vivono del dialogo, spesso personale, che crea con il pubblico. Il suo interesse si focalizza frequentemente sul paesaggio, come metafora sociale, integrando installazioni audio ambientali e ricerca botanica. 2) Laboratorio: Cambiamenti “Il bio Lab al Museo” Rivolto alle scuole primarie Bio Lab 1: rivolto alle classi prima e seconda Bio Lab 2: rivolto alle classi terza, quarta e quinta Contenuti Scientifici: L’ obiettivo del laboratorio sarà quello di portare, gli alunni partecipanti, ad una riflessione sulle conseguenze dei processi di trasformazione e alterazione che l’uomo compie sul territorio, allo scopo di adattarlo ai propri interessi e alle proprie esigenze, generando cambiamenti nella Natura che, necessariamente, deve adattarsi ad essi. Il laboratorio prenderà le mosse da una proiezione video delle opere, dell’artista Silvia Cini, frutto della ricerca condotta sulle orchidee spontanee in autostrada e sul cambiamento degli aerali di fioritura in relazione alle aree urbane o a forte antropizzazione. L’impatto dell’uomo sulla Natura è universalmente riconosciuto, è la prima volta, nella storia della vita sulla Terra che una singola specie sia in grado di influire così radicalmente sul destino di tutte le altre, animali e vegetali. Partendo dall’analisi delle orchidee, pianta alla base della ricerca artistica/scientifica oggetto della video proiezione, il laboratorio porterà gli alunni ad approfondire le caratteristiche principali della pianta fino ad arrivare alle sue strategie di impollinazione e mimetismo e di adattamento ai cambiamenti del mondo esterno. Il cambiamento evolutivo e la mutazione che la pianta attiva, al fine di adattarsi ai cambiamenti esterni, saranno fondamento del programma del laboratorio. Particolare attenzione sarà dedicata allo zoomorfismo e all’antropomorfismo. 3)Laboratorio: Cambiamenti “Il bio Lab al Museo” Rivolto alle scuole secondarie di primo grado Bio Lab : rivolto alle classi prima e seconda Contenuti Scientifici: L’ obiettivo del laboratorio è svelare agli studenti i segreti del micro mondo e di come la natura cambi aspetto a seconda dei punti di vista e da cui si osservano le cose. Il laboratorio introdurrà il concetto di cellula, le differenze tra quelle animali e quelle vegetali. La parte pratica permetterà attraverso l’osservazione al microscopio di osservare alcune parti di animali e vegetali scoprendo le loro forme e le loro funzioni.